Il monitoraggio dell'evoluzione tumorale e delle terapie in campo oncologico sono i principali settori attuali di utilizzo della cosiddetta “biopsia liquida”. Con questo termine si intende la ricerca di cellule tumorali o frammenti di Dna e Rna che vengono rilasciati nel circolo sanguigno dal tumore stesso. Il vantaggio di un approccio del genere non è solo quello di fare diagnosi precoce ma è quello di analizzare le caratteristiche genetiche del tumore che già è presente al fine di somministrare la migliore terapia. Non solo. C'è un altro vantaggio, cioè che a differenza di una biopsia tradizionale, dove il risultato è una “fotografia” parziale del tumore relativa solo alla sede dove è stato effettuato il prelievo del tessuto, con la biopsia liquida è possibile seguire l'evoluzione della malattia». Ed è proprio quest'ultimo uno degli indubbi vantaggi della biopsia liquida: alcune mutazioni nei tumori compaiono nel tempo e rendono inefficace una cura precedente. Ecco perché conoscerle è di fondamentale importanza per impostare nuove terapie. AutoreAndrea Mancuso, MD
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AutoreDr. Andrea Mancuso Archivi |